La scenografia teatrale viene considerata come una vera e propria espressione d’arte imprescindibile per una rappresentazione. Deve essere l’elemento che contestualizza il testo e di esso deve esserne lo specchio, poiché ha il compito di introdurre lo spettatore all’interno della scena.

Per questo Crossroads ha deciso di dar vita ad un Corso di Scenografia, orientato a chi ha creatività, abilità artistiche o semplicemente a chi collabora con una compagnia teatrale e ha passione per disegni e colori.

Le doti necessarie per creare una buona scenografia

  • Creatività: la scenografia deve essere realizzata in modo creativo perchè deve essere in grado di racchiudere l’intero senso dello spettacolo per il quale farà da sfondo.
  • Senso artistico: chi si approccia alla scenografia deve possedere un buon senso artistico, sia sotto l’aspetto pratico che delle idee. Deve aver presente lo stile rappresentativo degli elementi che comporranno la scena, le possibilità e gli strumenti a disposizione.
  • Capacità organizzative: il bravo scenografo sviluppa capacità di leadership e condivide il suo lavoro insieme ad altre persone che con lui collaborano. Il lavoro in team sta alla base.
  • Conoscenza della trama: come fare a rappresentare uno spettacolo attraverso disegni, oggetti e colori se non se ne conosce la trama? La collaborazione con lo sceneggiatore è determinante. Il copione non va solo letto. E’ necessario approfondirlo, capire le diverse sfaccettature e interpretare il messaggio che l’autore desidera trasmettere.

Il pensiero della scena

Durante un Corso di Scenografia il soggetto impara a “pensare avanti”, a costruire la scena intanto che legge il copione dello spettacolo. Il fondale e gli arredi compongono un contesto specifico sul palcoscenico che verrà modificato e cambiato di volta in volta a seconda degli atti e delle diverse fasi della rappresentazione. Il “pensare alla scena” significa aver ben presente la scenografia da costruire e da attuare fin da subito, cercando di proiettare le propria mente al momento della messa in scena.

Chi realizza la scenografia deve pensarla, abbozzarla con la matita, sottoporla al regista e insieme valutare eventuali possibilità correttive.

Le tipologie di scenografia teatrale

La scenografia teatrale può essere realizzata in modo espressionistico, astratto oppure realistico, a seconda del genere di sceneggiatura e di trama.

Fondamentalmente, però, sono due le tipologie scenografiche possibili:

  • Pittorica: si basa unicamente su uno sfondo che viene creato ad arte, senza l’ausilio di oggetti. In questo caso si perde la visione tridimensionale della scena, ma l’obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione dello spettatore su aspetti immaginari dando risalto ai testi e alla recitazione. Il fondale può essere molto realistico, oppure astratto, creando una sorta di illusione.
  • Costruttiva: in questo caso il fondale potrebbe anche mancare dato che lo scopo è quello di fornire tridimensionalità con l’aiuto di oggetti fisici e arredi che compongono una scena che rimanda veramente al luogo in cui si svolge la scena. Una cucina, un salotto, un cortile, sono ambienti ricreabili sul palco.

La scenografia può essere mobile o fissa e lo scenografo deve modificare la sua rappresentazione in base a questo aspetto.